Tag
albert barnes, arte, cinema, collezione barnes, collezione privata, e20webtv, fondazione barnes, milano, philadelphia, politica, scandalo, schermo dell'arte, spazio oberdan, storia dell'arte, violetta de mazio, violetta serreli
Collezione Barnes – il trailer
Alber Barnes, il più grande collezionista di opere d’arte per un valore inestimabile. Nel 1922 istituì una Fondazione con l’intento di proteggere non solo le sue opere, ma tutta la cultura. Non si trattava di un museo ma di una vera e propria “casa dell’arte”, concepita secondo una logica estetica di raro gusto e di rara sensibilità. Opere di epoche diverse che dialogano tra loro, per dimostrarci che l’arte è la nostra vita, indipendente dalla cultura alla quale appartiene. Oggi la cultura è un’industria. Oggi, ma anche allora. Anzi, oggi come sempre. La cultura è espressione dell’umanità e quando l’umanità porta il segno del dollaro allora è la fine. Percorrere le sale della Fondazione Barnes è un’esperienza di vita. Alla sua morte quest’uomo chiede, nel suo testamento, che nessun’opera venga spostata, venduta o staccata da quei muri. Per 40 anni il suo desiderio verrà esaudito dalla passione di Violetta De Mazio, che lo ha succeduto nella direzione. Ma nessuno aveva messo in conto l’influenza politica, l’interesse, le strategie per appiattire la cultura, l’arrivismo, l’avidità e infine… il complotto. Nemici di vecchia data disposti a tutto pur di distruggere l’operato di un uomo sì ricco, ma dotato di una sensibilità fuori dal comune. La sua è una collezione di valore inestimabile, corteggiata da chiunque abbia più considerazione del potere economico che di quello della cultura. Uno scandalo, un furto legalizzato, quello ai danni della Fondazione Barnes. Il più grande nella storia dell’arte. Alla luce del sole. Tra i soliti inganni, i soliti soldi, i soliti sorrisi, la solita ribalta di facoltosi ignoranti. La collezione Barnes è ora libera, accessibile a tutti. Code di visitatori per incrementare un business, code di visitatori dei quali forse solo un 10% ha reale interesse.
-Violetta Serreli-