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Articolo di Mariagrazia Lamonaca
Verdi come simbolo dell’italianità nel mondo, e la sua musica come biglietto da visita dell’Italia, in vista di Expo 2015.
Sono questi gli obiettivi che si sono posti i vertici dell’amministrazione provinciale di Milano, a cominciare dal presidente, Guido Podestà, e dall’Assessore alla Cultura Novo Umberto Maerna, presenti lo scorso 8 ottobre alla conferenza stampa di presentazione delle iniziative culturali promosse in occasione dell’ “Anno Verdiano”.
Duecento anni fa, infatti, il 10 ottobre del 1813, nella frazioncina di Roncole di Busseto, in provincia di Parma, nasceva il più celebre dei compositori di casa nostra.
Le fasi più importanti della vita e della carriera del musicista, però, si sono svolte a Milano, e così è nata l’idea di dar vita ad un e-book e ad un sito web che raccontassero le tappe milanesi della storia del compositore: “Verdi a Milano. Le musiche della patria”.
Questo il titolo del progetto, scaricabile e consultabile gratuitamente all’indirizzo http://www.provincia.milano.it/verdi_a_milano.
L’e-book è stato curato dal giornalista Marco Valle, ed è suddiviso in cinque capitoli.
Ma le iniziative della Provincia per l’anno verdiano non si sono certo fermate qui.
È stato fatto partire, infatti, un grande progetto di recupero della Biblioteca del Conservatorio “G. Verdi”, come ha spiegato la direttrice, Maria Grazia Mazzocchi.
“La fase del recupero della Biblioteca, interamente finanziata dalla Provincia, permetterà di conservare e digitalizzare gli oltre cinquecento volumi presenti nella biblioteca”, ha dichiarato la Mazzocchi. “Oltre al recupero di questi volumi, alcuni dei quali risalenti al ‘500, sarà messa a disposizione una sala studio dover poter non solo consultare gratuitamente i libri, ma anche esercitarsi a suonare, grazie alla presenza di strumenti musicali”, ha continuato la direttrice.
Tutto questo è stato fatto nell’ottica di trasformare il Conservatorio, che oggi porta il nome di Verdi, non più esclusivamente in una scuola di musica, ma anche in un vero e proprio museo.
La conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare il nuovo e-book, che, oltre ad un percorso articolato sulla vita e sulla carriera del compositore a Milano, contiene approfondimenti audio/video sulla politica e sulla società del tempo, dominata dai fervori risorgimentali.
Non ci resta quindi che augurarvi una buona lettura e un buon ascolto.
Programma degli eventi:
Giovedì 10 ottobre – Sala Puccini ore 20.30
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
Giuseppe Verdi
(1813-1901)
Da La traviata
«È strano» – Ah, forse è lui» – «Sempre libera»
Da Rigoletto
«Caro nome»
Gemma Gabriella Stimola soprano
Da Aida
«Celeste Aida»
Da Macbeth
«O figli, o figli miei» – «Ah la paterna mano»
Rho Seonghoon tenore
Da Un giorno di regno
«Grave a core innamorato»
Carlotta Vichi mezzosoprano
Da Rigoletto
«Bella figlia dell’amore»
Vitaliy Kovalchuk Il duca (tenore)
Bongsuk Lim Rigoletto (baritono)
Gemma Gabriella Stimola Gilda (soprano)
Carlotta Vichi Maddalena (mezzosoprano)
pianista accompagnatrice Manana Jangavadze
Da La traviata
Preludio – Introduzione – Brindisi
(trascrizione di A. Melchiori)
Violini: Chiara Borghese, Caterina Caramella,
Federico Ceppetelli, Diego Ceretta, Hildegard De Stefano, Daniele De Vecchi, Francesco della Volta,
Francesco Di Giacinto, Francesca Finardi,
Sofia Gimelli, Edoardo Macchioro, Lorenzo Meraviglia,
Gabriel Moncada, Giulia Sofia Scilla, Stefano Trezzi,
Iris Tripodi, Cesare Zanfini
coordinatore Prof.ssa Giovanna Polacco
Da Oberto, Conte di San Bonifacio
«Di vermiglia, amabil luce» – Cavalieri, dame, vassalli
«Fidanzata avventurosa»
Da Ernani
«Oh come felici» – Festa da ballo – Gentiluomini, dame, maschere
Da Macbeth
«Patria oppressa» – Coro di profughi scozzesi
Da Nabucco
«Gli arredi festivi giù cadano infranti» – Ebrei, leviti, e vergini ebree
«Va’, pensiero, sull’ali dorate» – Coro di schiavi ebrei
Coro “Gabriel Fauré” e Gruppo strumentale
del Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano
Hyeon Jeong Park pianoforte
Marta Bove, Chiara Pederzani flauti
Andrea De Varda, Francesco Tamburini violoncelli
Diego Verzeroli percussioni
Direttore Maria Grazia Lascala